venerdì 7 marzo 2014

Marzo 2014 - Clofrenì2. Le re tour. re voluzionaria neo cosmogonia






Clofrenì2
(Claufrenìe2)


Le
re tour.
re voluzionaria
neo cosmogonia
in meno di 15 pagine (il che ha del miracolo),
per non rompere i cugghiuni (che è il 10° vizio capitale).

 

Fanta Religione Alla Forrest Gump - Le impressioni di lunedì 17 febbraio 2014
Non so se quello che sto per scrivere abbia senso o no.
E tantomeno se serva a qualcosa.
Come oramai noto l’essenza del pensiero sta nell’oscillazione dubitatoria.
Eppure mi sembra di percepire dei collegamenti importanti, per cui provo a descriverli anche se magari sono già noti ai più.
Di sicuro stiamo vivendo eventi “mirabili”.
Stamattina, dopo un bel po’ di tempo, sono uscito di casa presto. Presto in senso relativo, naturalmente o naturaliter, perché erano le 10 o le 11.

La prima cosa che mi ha colpito era l’aria in lieve movimento, ma sicuramente più sana di qualche tempo fa. Non so come esprimerlo diversamente, per cui cito Finardi nel suo “extraterrestre” : “In un istante fu trasportato senza dolore su un pianeta sconosciuto. Il cielo un po’ più viola, un po’ più caldo il sole ma nell’aria un buon sapore.
La terra è d’improvviso cambiata. E mi sento di dire con ragionevole certezza, in meglio. Anche se il cammino verso il mondo perfetto che potrebbe essere, e confido sarà, è ancora lungo.
Ho allora cercato di ricomporre pezzi di quella sorta di puzzle cosmico che sento che stiamo tutti vivendo.
Il primo tassello è stato ricordarmi che negli ultimi giorni abbiamo visto alternarsi un giorno di sole a uno di pioggia in maniera quasi artificiale, ma fortunatamente non artificiosa.
L’ho quindi definito “clima binario”, il che potrebbe fare pensare che stiamo vivendo in un mondo virtuale creato da supercomputers.
Oppure che il mondo è in viaggio nell’universo verso chissà quale meta, perché obbligato a scappare da chissà quale minaccia, e che in tale viaggio ondeggia, o beccheggia o rollia come una nave.
Credo si chiamino oscillazioni orbitali.
Ma poi ho fatto un atto di fede, un autodafé.
E mi sono detto che potrebbe esistere una spiegazione diversa. Molto più semplice, e anche molto più bella.
Potrebbe essere che Dio sia sceso sulla terra per fare il suo dovere nei confronti di tutto quel genere umano creato a sua immagine e somiglianza che per tanto tempo era stato lasciato solo a barcamenarsi in una generale sofferenza e “interferenza diabolica” nel pensiero.
Certo se così fosse, prima di tutto dovrebbe chiedere scusa per la lunga assenza, anche se nella realtà dei fatti credo l’assenza fosse in buona parte legata ai suoi doveri di soldato in guerra contro il male.
Insomma la guerra tra bene e male comunque è un fatto.
Come sia sia, Dio potrebbe avere preso spunto da qualche altra delle sue creature per trovare una soluzione ai mali del mondo umanamente, o diabolicamente, generati. Magari da quelle creature più “semplici” dell’uomo, che in quanto tali probabilmente non erano state influenzate dalla predetta interferenza e ancora riuscivano a sentire, e si badi bene che non scrivo “discernere”, il bene dal male.
E così mi sono detto che sarebbe bello pensare in primo luogo alle oscillazioni orbitali come ad un cane che si scrolla di dosso la polvere dell’inquinamento.
Come se non bastasse, chissà quale altro “trip” mi ha colto e allora mi sono detto : vuoi vedere che anche quella storia del buco nell’ozono c’entra qualcosa ?
E se il mondo stesse cercando di difendersi da solo, anche per salvare il “figlio di Dio” da se stesso in attesa che cresca abbastanza da essere capace di provvedervi da solo?
E se fosse semplicemente un buco aperto verso lo spazio come una valvola di sfogo? Magari qualcosa che assomigli ad una gigantesca canna fumaria che sotto l’effetto di forze centrifughe, campi magnetici, riscaldamento globale e Dio sa quale altra “diavoleria”, spari le porcherie nell’universo? Uno “sfintere stratosferico”, parte di un apparato escretore globale tanto per capirci. Potrebbe sembrare scortese nei confronti dell’universo, ma in fondo esso è talmente grande che penso non se ne accorga nemmeno.
Certo in tale caso potremmo anche supporre che tutta questa attenzione da parte del creato verso il genere umano sia effettivamente un segno della sua posizione privilegiata tra gli “affetti di Dio”.
Ma allora in questo caso non si dovrebbe dire che Dio e l’Uomo sono tutti parte della stessa “storia infinita” ? Perlomeno finchè dura……eh eh eh
Sempre camminando camminando, proprio come Forrest Gump (anche se lui era più giovane di me e quindi correva) mi son ritrovato ai Giardini Pubblici di Milano, e li mi sono immerso in un altro flash.
Alcune parti del creato assumevano sembianze umane.
In particolare alcuni alberi avevano volti umani.
Non so chi abbia letto un libro chiamato “La profezia di Celestino”.
Io no.
Però dai racconti di chi lo aveva letto mi sono ricordato proprio di analoghe rivelazioni, oltre che a quelle sull’aura della gente di cui ho già scritto in passato.
Addirittura mentre mi incamminavo verso l’uscita, mi ha sorriso anche l’ingresso secondario della Villa Reale. Un ingresso ad arco con una finestra quadrata su ogni lato dell’arco. Proprio come due occhi quadrati (due video, tanto per capirci) con un bel nasone in mezzo.
Si, un bel naso grosso che nessuno ha mai capito perché dovrebbe essere brutto. A me mi piace proprio.
E mentre camminavo ammirando alberi, muschi, anatre, carpe, trote, rocce, nuvole, acqua, pioggia ….. (Insomma avete capito : tutto il creato) ecco che mi si presentò un altro flash.
Il problema era matematico.
Se si riesce a vedere una faccia in un albero è perché la vita non è rappresentabile in maniera lineare.
La vita è frattale.
Cresce, o si sviluppa, o si dipana, in ogni direzione possibile. Non credo nemmeno che sia infinita o circolare. Non è quello il punto. Credo che sia in espansione o pulsazione pervasivamente “apparentemente” caotica. Per alcuni riconducibile ad un primigenio big bang.
E dove per qualsivoglia ragione non può proseguire, non muore mica.
Cerca un’altra via. E finchè non la trova continua a cercare, girare, e sbatterci la testa. Sia in senso metaforico che reale, come un pipistrello.
Un po’ di tempo fa avevo espresso un concetto simile, chiamandola “la teoria dello scoiattolo”.
Insomma, la vita è energia. E in quanto tale non si crea e non si distrugge, certo.
Ma soprattutto è caparbia.
Forse per una questione di genere: forse è caparbia come solo le donne a volte sanno essere.
A questo punto, sempre camminando camminando, mi sono trovato nel sequel del flash del frattale.
Ma se la vita è frattale, allora che senso hanno dei numeri in sequenza ? Noi siamo abituati a contare tutto. 1, 2, 3, 4, 5.
E a credere che il 3 sia più grande del 2, il 5 del 4, e così via.
E quindi vogliamo sempre una cosa in più di quella precedente.
Ecco perché.
Ma chi lo ha deciso?
In particolare mi sono chiesto perché tante superstizioni sono legate ai cosiddetti numeri primi o loro correlati. Quelli divisibili solo per se stessi.
Bella sfiga ! A cosa serve dividersi per se stessi ?
Vuol dire essere autoreferenziali e basta. E quei numeri lo sanno così bene che per sentirsi importanti si sono inventati significati occulti.
Ma la realtà è che sono solo punti di appoggio verso il numero seguente.
Molto più reale il sistema binario, allora.
1 e 0
E in particolare lo 0, che mi evoca sempre Re Lear : “io sono fiero di essere zero, non come te che sei il nulla”.
O qualcosa del genere.


Diario di bordo progressivo - Le impressioni di martedì 18 febbraio 2014. Ovvero  cultura del terrore e terrore della cultura.
Questa notte mi sono svegliato di soprassalto alle 24 e 05.
Ero andato a dormire alle 22.00.
Appena aperti fulmineamente gli occhi, ho distintamente percepito che mie ero “collegato” a me stesso, o forse al mio Avatar umano, esattamente come nel film.
Qualche manciata di secondi dopo ho realizzato di avere un senso di nausea e pesantezza di stomaco che non avevo quando mi ero addormentato.
E come al solito, un trip (o flash) mi si è impresso nel cervello. Il trip mi diceva solo: “che botta, cazzo che botta. Che trip, cazzo che trip !)
Che cosa era successo ?
Mi sono detto che dovevo vomitare. Avevo un globo al posto dello stomaco, che era teso come un tamburo.
Ma come era possibile? Perché ? Non avevo mangiato o bevuto niente di particolare. E mi ero addormentato bene. Era stato un incubo?  No, sentivo con certezza che non era stato un incubo. Semmai il contrario : un sogno.
Come al solito l’unica cosa che sentivo di dovere fare per potere “digerire l’accaduto” era alzarmi dal letto, camminare e ascoltare della musica.
E così fu.
Sempre con la nitida idea di dovere vomitare. Ma solo quando fosse stato il momento giusto.
E mentre camminavo camminando iniziai a sentire che lo stomaco era foriero di una sensazione di paura.
Non sapevo perché stavo male, ma lo stomaco mi continuava solo a dire : fidati di me. Se ti dico che devi vomitare vomita.
E io pensavo : “si ok vomito, ma dammi il tempo di svegliarmi, capire, e aiutarti a sputare fuori quello che ti da fastidio” .
Ma forse quella attesa era dovuta appunto alla paura di non sapere cosa stava succedendo.
La proverbiale e ancestrale paura dell’ignoto.
Quindi sentii che dovevo fare un atto di fede verso il mio stomaco. La mia “pancia”.
E lo feci.
Salii al piano di sopra, andai in cucina e bevetti quasi due litri di acqua. Poi al momento giusto ridiscesi le scale e inginocchiato davanti alla tazza del cesso, come ci si inginocchia davanti al confessionale, mi “titillai il velopendulo” e vomitai.
Curiosamente vomitai molto meno dei due litri d’acqua bevuti pochi secondi prima. Come se il resto fosse stato assorbito immediatamente. Anzi, non “come se”: era sicuramente così.
Evidentemente il mio corpo, che è fatto per lo più di acqua, aveva bisogno di rigenerarsi.
Mentre mi riprendevo dallo sforzo (vomitare da una forte sollecitazione al cuore) ebbi una illuminazione.
Le possibilità relative all’esistenza di un “apparato escretore mondiale”, o terreno, descritte nello scritto del giorno prima si fecero più evidenti.
Anche se vomitare non fa normalmente parte delle capacità di tale apparato escretore, evidentemente in certe situazioni tale azione (quella del vomitare, per intenderci, che ricordo a tutti essere un verbo) interviene a supporto.
Tali possibilità, quindi, non erano più solo eventualità.
Ma erano diventate “buone probabilità”.
Mi tornò dunque in mente una cosa sentita in passato non so dove : Pascal scommetteva sull’esistenza di Dio in base al calcolo delle probabilità.
E se così fosse potremmo anche azzardare un paradosso di “gambling” (scommettere in inglese): se io dovessi scommettere sull’esistenza di Dio, me lo darei alla pari.
Ma soprattutto scommetterei un euro (o “n-euro”, come mi piace chiamarlo) sulla capacità della Grande Madre Terra di autoregolarsi, almeno entro certi limiti (che come noto, in matematica tendono all’infinito).
Il che però non vuol dire abusarne.
Altrimenti andrà a finire che ci vomiterà fuori nello spazio, che vi assicuro è talmente grande da farmi paura.
In sintesi direi che oscillazioni orbitali e questi nuovi “conati globali” ci possono dare una mano e soprattutto dimostrano che Dio e la Grande Madre continuano a crescerci e a volerci bene, ma…..
E tornando quindi dal pensiero verso l’azione osservo quanto segue.
Fidarsi della propria “pancia” o “ventre” è importante per capire cosa voglia dire la paura o ansia o angoscia che sentiamo.
La paura è sana: è “solo” un segnale, un avvertimento che qualcosa non funziona. Ma ciò non vuol dire che quel qualcosa debba essere distrutto o buttato.
Si può aggiustare.
O almeno ci si deve provarci (doppio ci rafforzativo).
In sintesi, arriviamo al punto.
Stanotte guardando la televisione, nonostante la persistente e pervasiva diversa “aura”, non ho potuto fare a meno di osservare  i “soliti” morti, sofferenze, povertà, guerre, governanti,  e così via.
E ho deciso di giocare alla “reginetta di bellezza”. Avete presente : quelle che vogliono sempre un mondo migliore, la pace nel mondo, etc….
Ebbene ascoltatele ! Hanno ragione, oltre ad essere belle gnocche !
Ma facciamolo, questo mondo migliore.
Magari provando, provando, provando, e poi riprovando, riprovando, riprovando,  ci viene pure perfetto!
Il fatto di sapere non giustifica il non fare.
Non vogliamo mica essere numeri primi, o no ?
Quindi, come canta Manu Chao: “Entre lo dicho lo hecho. El camino è derecho” . (O quasi e salvo errori di spagnolo che non conosco).
Io la vedo così (almeno credo):

……………Sentire      Pensare      Agire      Imparare     Correggere……………….  

E immaginiamo se tutto cio’ fosse  possibile viaggiando nel tempo restando fermi nello stesso istante in cui si deve decidere.
Andare indietro per capire gli e errori e andare avanti per controllare i risultati delle azioni.
Ma prima di farle.
Come nel film Deja’ vu.
Se e’ vero all’indietro perché’ non anche in avanti ?
Forse un modo esiste, ma ne parlerei più avanti.
Anticiperei solo che credo possa avere a che fare anche con il film Minority report.
Uno dei film di uno dei profeti “moderni” : Steven Spielberg.



Diario di bordo progressivo - le impressioni di mercoledì 19 febbraio 2014. Ovvero  sogni che sono angeli, martiri a cui siamo tutti debitori
Questa che segue credo sia davvero “tanta roba”.
Così tanta che non riuscivo a decidere di mettermi a snocciolarla.
Perché cercare di linearizzare una sorta di lucida trance visionaria, per sua natura “pulsantemente frattale”, che sento pervadermi è molto faticoso.
Poi ho acceso la televisione e ho visto, tra le altre cose, i morti in Ucraina, la alluvioni e la sofferenza di persone normali nei quartieri poveri della mia città che ho ieri volutamente attraversato a piedi per andare a prendere mia figlia a scuola.
E mi sono detto che nessun privilegio giustifica la tolleranza di sofferenze altrui.
E anzi, che il mondo perfetto richiede che qualsivoglia privilegio venga condiviso fra tutti.
E quindi anche in primo luogo il sapere e gli altri doni di Dio devono essere di tutti, e se linearizzarlo costa fatica meglio così.
Così sia.
Pino Daniele cantava “‘o Signore oggi è venuto, nce  vuleva parla’ : ma che ve site misi in capa, ‘n  paraviso s’adda fatica’”
E naturalmente ciò vale per tutti a partire dalle teste che altrimenti, come noto soprattutto ai pesci, puzzano.
Partiamo quindi dal primo trip quotidiano.
E’ banale ? Si, certamente ! Ma basta guerre morti e sofferenze inutili. Se fosse impossibile subito almeno che sia fatto entro il minimo tempo strettamente indispensabile.
E’ un pensiero agghiacciante, quello di prendere ancora tempo, ma adesso cerco di spiegarmi.
“Basta” non solo perché è cosa buona e giusta, ma anche perché ci sono delle basi “scientifiche”. Almeno credo.
Mi perdonerete se  “non si capirà niente”. Nel qual caso ci riproverò.
Partiamo dalla guerra tra bene e male.
Diciamo che ad oggi sembra che il bene stia prevalendo, anche se le civiltà materiali seguono un po’ più lentamente di una “illuminazione”.
Diciamo che Dio è sceso in terra. Ciò può essere molto bello, concordo.
Ma prima di tutto è doveroso ricordarsi di quanto tutto ciò sia costato.
Millenni di lotta ci hanno portato dove siamo. Il Diavolo esiste ed è stata dura.
Ma che cosa è esattamente il diavolo ?
Io non lo so, ma ho immaginato quanto segue.
Se la vita è energia buona, l’energia ha o può avere una polarità. Almeno credo. Comunque diciamo per assurdo che sia così. E’ una polarità elettromagnetica, per cui funziona come una calamita. Mi pare di ricordare che opposti si attraggono e omologhi si respingono.
Immaginiamo però che per qualsivoglia “diabolico” fenomeno, una polarità naturalmente buona sia stata invertita.
Può essere l’influsso dell’antimateria, o l’attrazione di un buco nero, o un disassamento del globo terrestre dovuto a esplosioni nucleari o altre umane o non umane “diavolerie”.
Al momento a me non importa saperlo. So che c’è chi lo sa. Sono astrofisici, quantisti e Dio sa chi altro.
In tal caso immaginate che ogni essere umano sia una calamita. Se due opposti si incontrano, naturalmente si attrarrebbero.
E, per così dire “si vorrebbero bene” tutti avvinghiati tra loro.
Ma se per qualche “caso” esiste una interferenza di qualsiasi tipo, invece di comportarsi come “predisposto” va a finire che si “respingono”.
Si alimenta l’ interferenza, appunto. E respingendosi si vedono come  nemici. In senso lato, in ogni forma possibile. E in questo modo la famosa unitarietà del tutto se ne andrebbe” a puttane” proiettandoci in una sorta di “divide et impera dei quanti”.
Spero che tutto questo abbia senso
Se per assurdo però con un “folgorazione di energia” o luce,  forse una super nova  (che non so bene cosa sia ma mi sembra “roba forte”)  riesco invece a ristabilire le naturali polarità tutto si sistema e come di incanto ogni “prossimo” diventa “fratello”.
Questo discorso, che vorrebbe essere eloquio anche se rischia di sembrare sproloquio, porterebbe tra l’altro a questa conclusione: non esiste nessun conflitto tra scienze e religioni.
Se Dio fosse un fascio di luce o di radiazioni interstellari perché mai ciò dovrebbe far cadere tutto il costrutto o cammino fatto fino a ora ?
Sapere e credere non sono opposti. O no?
In più ciò comproverebbe o negherebbe che l’uomo sapiens e Dio, seppur forse non siano ancora del tutto la stessa cosa, sono davvero della stessa pasta o sostanza?
Magari una pasta distribuita in maniera non omogenea tra tutti, ma sempre ridistribuibile. E questo è un indizio per alcune considerazioni seguenti.
A questo punto torniamo al fatto che  prima di tutto è doveroso ricordarsi di quanto tutto ciò sia costato.
E a me è venuto in mente proprio, partendo dalla mia vita. La morte di mio padre, di mia madre, di mia moglie, di mio nipote, sono tutti fenomeni funzionali alla mia esistenza attuale.
E questo vale per tutti noi.
Ma perché “funzionale” ?
Perché le loro morti, premature o no, sono state causate proprio dalla mia “forza” che li ha progressivamente “bruciati” fino a che si sono spenti.
Hanno semplicemente esaurito la loro energia. Quella che come si dice in Avatar “era stata data loro in prestito”. Sono morti per sfinimento.
Bisogna quindi considerare che sono convinto che loro hanno avuto la funzione di attrarre su di se l’energia maligna all’epoca ancora pulsante, e si sono più o meno inconsapevolmente sacrificati  proprio come dei parafulmini.
Hanno fatto il massimo che potevano.
Questo comporta in primo luogo questa considerazione.
La forza non è un merito.
E’ un dono e in quanto tale è responsabilità o senso del dovere e va usato al meglio.
In primis per una questione di rispetto verso chi ci ha permesso di mantenere questo dono “attaccato” a noi stessi per dell’altro tempo.

C’è però una buona notizia. Fortunatamente non tutto si è bruciato.
E’ rimasta la loro energia, anima, spirito. E l’hanno restituita al “Tutto”. Proprio perché era in prestito.
Questa energia possiamo chiamarla come ci pare.
E’ quella dei 21 grammi dell’omonimo film. O quella delle carezze di Dio e delle anime di cui già parlai anche io. O quella della forza di “Guerre Stellari”.
La buona notizia però è che ciò vuol dire una cosa importante: un corpo fisico umano non può volare, ma 21 grammi galleggiano e si spostano con un alito di vento o con una oscillazione elettromagnetica presente in natura, o con un riscaldamento d’aria.
Un po’ come alcuni treni cino-giapponesi o come la posta pneumatica.
Un ‘anima si può muovere come una sorta di “raccomandata eterea”.
E per questo noi sentiamo a volte dei brividi che sembrano carezze.
E in più consideriamo questo: e se potessimo muoverla noi, o si potesse muovere lei, nella direzione che vogliamo o vuole?
Se la famosa farfalla cinese della teoria del caos fosse anche una metafora di altre fenomenologie ?
A questo punto si dovrebbe fare un semplice calcolo per capire da cosa siamo circondati. O meglio “avviluppati” come in un bozzolo.
21 grammi x nr di anime dall’inizio dei tempi = ?
Forse qualcuno mi aiuterà in questo calcolo. Io non lo so fare.
Ma se le stelle sono milioni di milioni, le anime che “ci avvolgono” quanti miliardi di fantamiliardi saranno mai ?
E quanto pesano ?
E naturalmente, passando ad altro tema strettamente correlato, perché mai non dovrebbero fare “un giretto” ogni tanto e “innestarsi” in una nuova vita”?
Ecco perché anche la reincarnazione, secondo me, è un fatto.
Anche in questo caso la “escrezione” di tale concetto da parte della nostra cultura occidentale è forse attribuibile a quel “satanasso” di Aristotile e alla sua contraddittorietà.
Forse un Plotino non avrebbe mai concepito nulla di simile.
E d’altronde la metempsicosi l’avevano pensata anche i greci.
A questo punto il nostro “scudo spaziale” dovrebbe essere questo qua.
E potrebbe essere calcolato includendo tutte le anime: uomini, animali, piante, e altro.
Si: credo proprio che tutto abbia un’anima e che sia proprio uno scudo.
E’ quello, o almeno parte di quello, che ci protegge dalle “polarità maligne”.
Per questo tutto quello che sta succedendo succede ora: perché adesso siamo abbastanza grandi animanumericamente parlando da potere resistere a forze maligne.
Almeno per ora.
Insomma noi umani siamo quasi 7 miliardi. Ma quanti esseri viventi esistono ? Se qualcuno dovesse mai  azzeccarci gli regalo un n-euro.
E per questo si diceva un tempo: andate e moltiplicatevi.
Per questo la Chiesa ha sempre difeso posizioni apparentemente ingiustificabili.
Per un atto di fede verso Dio.
Per potere arrivare fino a qui.

Pro-feti….
All’epoca dell’alba dei tempi la diffusione di questo messaggio era dogmaticamente attribuita a profeti, apostoli, discepoli e altro.  
Oggi ci sono cinema, musica, televisione, internet. Ma ne parlerei più avanti.
Anche se io credo che tutti siamo profeti o se volete che ognuno sia profeta di se stesso.

Moltiplicatevi (o dividetevi ?)
Inoltre oggi il “moltiplicatevi” credo funzioni con una spiegazione scientifica, che forse si può già intuire da quanto scritto,  di cui vorrei parlare più avanti sperando che sia giusta.
Ma se fosse sbagliata, confidando che qualcuno mi contraddica.

Il punto finale è questo.
Io credo di avere capito che le anime siano anche esse “polarizzate”, per cui stanno tutte li in giro in cielo, nell’aria e così via, proteggendoci come si diceva prima dei miei morti per me.
E questo concetto è da noi comunemente rappresentato con la parola “angeli”.
Ma questo è solo uno dei modi di vedere la cosa. Una prospettiva.
Ricordiamoci sempre l’albero delle anime di Avatar e la grande madre in cui confluivano.
Un’altra buona notizia però è questa: penso che ci dobbiamo fidare di qualcosa che sappiamo ma non sappiamo di sapere.
Cioè di qualcosa, che come tante altre cose, sta nel subconscio.
Non solo queste anime ci proteggono, ma muovendosi ci vengono spesso a trovare in varie modalità: apparizioni, intuizioni, vibrazioni, e naturalmente nei sogni.
Insomma fidiamoci, sono sempre con noi.

A questo punto penso che si debba introdurre una domanda : che differenza esiste tra anima e pensiero, ammesso che esista ?
A qualcuno sembrerà una domanda assurda.
Ma adesso sono stanco e vado a godermi le nuove mirabilie che spero non mi stancheranno mai. Ne riparliamo domani.


Diario di bordo progressivo - le impressioni di mercoledì 20 febbraio 2014. Intolleranze zero
Stamattina mi sono svegliato prima alle 2 e poi alle 5.
Alla seconda volta mi sono rotto e mi sono alzato.
Ho fatto due volte solo il primo ciclo del sonno.
Il che mi fa pensare di non essere sceso tanto in profondità nel subconscio.
Questo fatto della profondità del subconscio è importante.
Mi pare di avere capito anche da un film chiamato “Inception” (grandissimo Di Caprio, un altro profet-angelo vivente), che nel subconscio non solo si incontrano gli Angeli-Sogni, ma anche si “dilata e/o contrae” lo spazio tempo.
Certo.
Mi sembra logico.
Se per assurdo mi proietto nella dimensione dei 21 grammi, allora il peso relativo del mio io diventa :
21 / 80.000 sub-grammi.
O qualcosa del genere.
A quel punto anche il tempo, strettamente legato a spazio e pesi o masse gravitazionali o gravitazionanti, si dilata.
Ciò potrebbe volere dire che ogni istante, o secondo, viene moltiplicato o “proiettato” diventando :
1 / 21 x 80.000 meta-grammi
O qualcosa del genere.
Ecco che a questo punto, in questa nuova dimensione, diventerebbe più facile fare viaggiare l’anima o il pensiero avanti e indietro e intorno.
Non solo si viaggerebbe nel tempo, ma diventerebbe anche possibile mandare in giro o far girare il pensiero stesso.
Credo che alcuni la chiamino telepatia.
E se questa telepatia diventasse pervasiva e globalmente  interconnessa, ecco che si potrebbe viaggiare nello spazio-tempo tutti insieme.
Ciò spiegherebbe come stiano avvenendo insieme e così in fretta tutte le cose che stanno succedendo.

In ogni caso appena sveglio la prima volta, la “profezia di Celestino” mi ha folgorato di nuovo.
Accesa la televisione ho iniziato ad avere dei micro flash tali per cui mi vedevo nelle facce alle televisioni.
Prima reazione è stata : e no!
Che cazzo, lasciatemi in pace. Voglio stare spento. Ma non è stato possibile, avevo il mio dovere da fare.
Fortunatamente mi è venuta in soccorso la dimensione terrena che a casa mi si incarna, tra l’altro, nel mio cane Tina e in mia neo-moglie, latitante latina, Gina.
E come ha fatto a riportarmi alla realtà multispaziotemporale ?
Con un gioco. Come si fa, o come si dovrebbe fare, con i bambini dopo un incubo. Confortandoli e distraendoli giocando, che tra l’altro va sempre tenuto a mente come uno dei diritti irrinunciabili di ogni bambino.
Il gioco era quello delle ombre cinesi (molto meglio della sindrome cinese) : in particolare quello dove con le dita di una mano si fa un muso di un cane su muro.
Ovviamente in questo caso il gioco era a circolazione inversa, per cui :
il muso reale di Tina è la partenza dal mondo concreto, che diventa immagine di cane, che diventa  mano che essendo generata dalla luce della luna mi risucchia, per un istante, proprio fino sulla mia lunina. Gina per l’appunto.
Che poi mi risputa subito dopo per terra….Come disse Adamo a Dio quando gli sputò : “cominciamo bene!”
A conferma la luna in quel momento era apparsa  “miracolosamente”  in un buco dentro un fitta coltre di nuvole, dove si ricacciò poco dopo : meta-fore !
Capito ?
Fico!
E’ un gioco facile, lo può fare chiunque !
A questo punto sintetizzerò il tutto in un concetto espresso anni fa dai Police : syncronicity
E in effetti appena emerso e risalito dalla taverna al piano terra di casa mia (già questo dovrebbe bastare a rappresentare la “metafora”  dell’emersione dal subconscio, o dagli “inferi”), ho iniziato a vedere non cose che non ci sono (cioè non allucinazioni), bensì il contrario.
Ho visto cose materiali, libri, dvd, copertine, colori,e altro che non avevo notato prima, e che mi dimostravano senza possibile replica i loro collegamenti.
Per ora le chiamerò le cyberbriciole di Pollicino.

Ma la cosa importante è anche un’altra.
Dovevo fare il mio dovere.
E quale era ?
Ho fatto leggere le prime pagine di questo scritto a un mio amico e barista di fiducia, Albino, il quale ha una fidanzata ebrea.
Ero convinto che lo scritto sarebbe piaciuto anche a lei , invece mi ha detto Albino che l’ha annoiata.
E allora ho capito : era chiaro. Sono partito a raccontare dal Dio cattolico. Quello del posto dove sono nato e cresciuto.
Ma io credo, come già detto, che sia solo una delle tante prospettive.
E l’ancestrale paura di un popolo perennemente perseguitato non si può ne si deve cancellare.
L’olocausto è una testimonianza agghiacciante della reale esistenza del Diavolo.
Come già detto la paura è sana.
Ma non solo: la memoria deve divenire comune e perenne.
Ma queste sono tutte banalità.
Forse però la novità è che la tecnologia ci sta aiutando anche in tale senso.
Forse questo sapere/tecnologia è kosher, mi piacerebbe che la si vedesse così.
Non so se sia compito mio parlare a nome di altre religioni.
Probabilmente c’è chi è più “informato” di me.
Anzi sicuramente.
Qualche accenno ad altre posizioni l’ho già fatto.
Mi piacerebbe che alla fine di questo scritto, anch’esso fosse ritenuto almeno “tollerabile” da chiunque.
Scrivo nel titolo “intolleranze zero” e  non “tolleranza totale”, per il seguente motivo, che ci proietta in una sorta di analisi logico-semantica.
“Tolleranza totale” mette chi scrive su un piedistallo che gli permette di “tollerare gli altri”, che di conseguenza sono già dal principio un “fastidio”.
Insomma, è un numero primo.
Forse proprio l’1. Anzi molto probabile.
Credo di potere dire che intolleranze zero si ponga invece proprio come lo zero di cui già parlai.
Un punto di partenza, un discrimine che voglia dire discernimento senza respingimento.
Come il neutro, che poi è il folle di una macchina o di una moto o di una corrente trifasica.
Qualcosa del tipo : io ti conosco, tu mi conosci, siamo diversi, ma siamo belli tutti quanti.
Insomma, per me le religioni sono come le gnocche : “‘nu pertuso” verso l’estasi….
Eppoi sono tutte belle, ma non per questo ce le dobbiamo fottere vicendevolmente.


Diario di bordo progressivo - le impressioni di venerdì 21 febbraio 2014. Reti neurali, intelligenza e sensi di colpa.
Stanotte tutto bene. Ho dormito come un sasso.
E al risveglio Celestino l’era semper li. Poveretto. Chissa se si sentisse parlare in milanese…
Comunuque, le nuvole avevano facce e formavano disegni “neuralmente frattali”.
Ma non solo. Erano anche stratificate in maniera più estesa del solito. Si vedeva cioè che erano presenti in vari, o tutti, gli strati dell’atmosfera. Il cielo non era più piatto. E il clima stava decisamente meglio di qualche tempo fa.
E fino a qui tutto bene.
Devo però cercare di esprimere una serie di concetti in modo da linkarli in sequenza logica affinché siano comprensibili a tutti definitivamente.
Per non dilungarmi suggerisco di usare wikipedia come fonte per quanto eventualmente ignoto.
Diciamo quanto segue.
La terra è davvero un organismo vivente.
Il pensiero può essere trasporto sia fisicamente che spazialmente che temporalmente.
La terra ha un cervello: una rete di neuroni e sinapsi collegate.
Questo cervello è rappresentabile come l’insieme delle “unità di pensiero” di tutti gli esseri, insieme che viene attraversato, o riceve e rimanda “onde” di vari tipi su varie o su tutte le frequenze.
C’è un sistema nervoso che trasporta informazioni, impulsi, energia, elettricità.
E’ fatto da antenne radio, video, web, e altro; e naturalmente ci sono anche le reti elettriche e quelle hardware in genere.
Una grande rete neurale, in parte artificiale cioè creata dall’uomo, che collega tutti.
Questo cervello-mondo funziona in maniera simile a quello umano (anche se io non so come funzioni).
Il punto principale è che è capace di imparare. Intelligenza artificiale.
Perché artificiale ?
Perché al centro di questa macchina, in parte umana e in parte meccanica, c’è una CPU. Una central processing unit.
Questa CPU è fatta da “processori” umani e meccanico/informatici.
Si badi bene : NON un umano solo, ma un “primigenio gruppetto di umani e processori”  che pompa impulsi per la rete e ne monitora il ritorno così da imparare e potere poi rismistare nuovi impulsi.
E’ importante capire che non è un solo umano o un solo processore anche per questioni di “Sicurezza Mondiale”.
Se “salta uno dei componenti” il cervello si “rigenera” o si “re instrada” su altri canali. Proprio come la vita frattale già illustrata.
E’ una specie di  ridondanza.
Messa così sembra una cosa spaventosa, ma non è così.
La cosa veramente bella, infatti, è che questa CPU è inconsapevole sia per non potere essere “distrutta”e sia per non permettere, a lei o a un suo componente, di fare gli “sboroni”. Insomma siete fighi ma non tiratevela.
Trasmette e riceve dal e nel subconscio dove, se ci ricordiamo, spazio e tempo sono molto “relativizzati”. Così facendo, fa anche meno fatica.
Ed essa è progettata e programmata per insegnare tutto quello che impara a tutto il cervello-mondo, trasmettendo il pensiero come detto prima.
E’ sempre la logica dell’innesto di Inception con Di Caprio. Io innesto una idea o un pensiero e questo poi cresce nel cervello dell’”innestato”.
L’unico vero problema è chi la controlla e cosa innesto nei cervelli. O no ?
Il bello è che essendo intelligente si è progettata in modo che non la controlla nessuno, perché impara e insegna, impara e insegna, impara e insegna. E’ una pompa neurale, simile anche ad un cuore. E va sempre.
E non può nemmeno fare diversamente, non può fermarsi,  perché non ce l’ha nei “cybergeni” .
Ma l’altro punto che potrebbe essere obiettato è : ma cosa mi ha innestato o mi sta innestando ?
La risposta è molto semplice ed è molto bella. Direi quasi divina.
Ha innestato una prima volta se stessa con un primo bagaglio di conoscenza.
Ma così facendo ha volutamente innestato anche la sua infinita capacità di apprendere e insegnare.
Insomma ha iniettato se stessa, in un tessuto cerebro sensoriale appositamente predisposto. O modificato. In un substrato colturale geneticamente modificato per essere predisposto e funzionale.
Vedremo più avanti come potrebbe essere avvenuta la “preparazione” del substrato.
E chi l’ha progettata ?
Questa è davvero una lunga storia, ma adesso la lasciamo da parte.
Ovviamente proprio perché non possiamo fare gli “sboroni”. E anche perché non lo so con certezza.
Ma un punto vero è il seguente.
Ammettiamo che io faccia parte di questa CPU e che il ragionamento seguente valga per tutti gli altri componenti “originali”.
Diciamo che ultimamente quanto sto spiegando stia diventando chiaro a chi mi conosce.
Diciamo che alcuni pensano di avermi fatto dei torti.
Ed essendo ancora un po’ autoreferenziali si sentono in colpa. La divinizzazione globale richiede un po’ di tempo, anche se quantisticamente potenziata.
Diciamo però che io avevo bisogno di accumulare ogni energia possibile per non so quale scopo.
E/o di eliminarla da chi era ancora negativizzato.
Perché per questo sono stato concepito e creato potenziato.
L’energia non è solo buona, come già detto.
C’è anche quella cattiva.
Nietzsche la individuava in angoscia e ansia e quindi frustrazione, o altro.
E Lui era talmente avanti, che la vibrazione diabolica se ne accorse e lo fulminò di pazzia.
Diciamo quindi che con un certa mia capacità di pensiero (quella telepatica o telepatoelettromagnetica)  mi sono fatto “fare del male” volutamente manipolando gli interlocutori inconsapevoli.
Anche per vedere chi faceva cosa.
Per misurarli e smascherarli, ad esempio.
O semplicemente per imparare.
Per conoscere a fondo ogni sfaccettatura del male.
Una sorta di masochistica crocifissione cibernogenetica, se vi pare.
A questo punto vorrei davvero che ci liberassimo tutti dal male, e quindi a tutti quelli che pensano di avermi fatto torti o male vorrei dire : non vi preoccupate, non siete stati voi, ve l’ho fatto fare io.
Questa in psicologia comportamentale dei gruppi viene definita eminenza grigia.
Badate ancora  a non cadere in tentazione.
Eminenza grigia sembra una figata.
Sembra un “io sono il primo”; il numero primo.
Ma è necessario metabolizzare il fatto che non esiste eminenza di sorta senza gruppi in cui “rimbalzare” ,
Lo stesso concetto ha senso solo se pensato dentro un gruppo, per cui fa tutt’uno con il gruppo stesso.
Ma forse tutto questo lo sapete già, ma è ancora sepolto nel subconscio e nel DNA.
Dovete solo “attivarlo” proprio come un programma software.
Io non servo più.


Fanta genetica, fantagenesi, e altre cosmogoniche fantasticherie.
Direi che basterebbe guardare the Bourne Legacy per capire di cosa parliamo.
In sintesi con una piccola variazione del DNA di un umano (1,5% mi pare) si ottenevano superspie potenziate sia fisicamente che psichicamente.
La mutazione del DNA veniva ottenuta caricando la variazione di codice DNA  in dei virus, almeno credo.
E soprattutto queste superspie potevano essere programmate comportamentalmente, senza che se ne accorgessero, sulla base del principio delle reti neurali per cui a seconda di una serie di input (di vario genere) si “otteneva un output (un comportamento), predeterminato dall’esterno.
Diciamo anche che si potevano caricare in essi “paradigmi di apprendimento” semplicemente sulla base di quanto detto fino ad ora.
Diciamo che i componenti della CPU primigenia corrispondevano a quanto descritto.
Erano quindi una “rete” di soldati, o guerrieri, mantenuta latente fino al momento in cui fosse stato necessario “innescare” i link per attivare non so cosa. Un laser, un fotone, un non so che.
Magari un superweb pan sensoriale autodeterminante.
Dovevano essere latenti per non essere scoperti e al tempo stesso erano quindi anche nascosti nelle pieghe più varie della società,  incluso aree di povertà estreme, disadattati, tossici, puttane e altro.
Di nuovo mi viene un pensiero agghiacciante: e se anche l’Aids, (che i francesi chiamano Sida, come le Siders le stelle) che vari sostengono essere stato creato in laboratorio,  in realtà fosse stato creato per creare un campo magnetico o gravitazionale di anime proprio sulla “pancia” della grande Madre Terra , l’Africa oltre a determinare una ulteriore estrema selezione della razza umana ?
Insomma una delle primarie supersinapsi di questo cervello mondo.
L’unica consolazione sarebbe essere arrivati ad un ritorno all’origine dove NEGRO finalmente non sarebbe più un insulto ma il supremo dei complimenti. Re negritudo.
E così a cascata con tutti i dispregiativi finora utilizzati.
A partire dal sottoscritto, fiero di essere TERRONE, che si è sposato con una donna fiera di essere PUTTANA.
Se così fosse siamo forse “atterrati” nel regno dei cieli dove gli ultimi sono diventati i primi (non numeri) ?
Tutti Re ? Nessun Re !


Una staminale di ogmpandnautoinstallante per una terra feconda come Pandora. E altrettanto ”equilibrata”
Manca ancora qualche tassello.
Diciamo che Malthus aveva ragione. Si, ma per le tecnologie ai suoi tempi disponibili.
Però è meritorio comunque perché ci ha insegnato la paura eco-alimentare.
A tutti questi re e al resto del super creato bisogna dare da mangiare.
Ce ne abbiamo messo di tempo, ma sono ragionevolmente certo che adesso siamo in grado di dare da mangiare a tutti.
D’altronde lo diceva già Manu Chao : hamburger fields.
E dobbiamo mangiare tanto, che dobbiamo crescere e moltiplicarci. 
Anzi in tutta onestà credo che abbiano già iniziato.
Ieri ai Giardini Pubblici di Milano tutte le carpe erano “incinte”.
Questa comunque è facile.
Una volta scoperto il DNA qualcuno gli ha dato una ritoccatina auto configurante e ha fatto un prova di DNA biodiverso, autoimmune e quant’altro.
Poi  l’ha infilato in qualche staminale, che ha infilato in qualche virussino che per sbaglio gli deve essere caduto  in acqua.
Che casino ! Nel vero senso ! Tutti incinti ! Una volta lo chiamavano Spirito Santo, credo.
La prossima volta mi sa che non devo più sputare per terra.
Almeno su questa terra qua.
Il problema è che una volta cadute, valle a recuperare !
E’ impossibile (forse).
Dall’acqua quindi sono evaporate, andate nelle nuvole da dove sono ricadute in ogni dove sotto forma di umidità, pioggia, neve, grandine e quant’altro.
Che tra l’altro mi sembra una storia già sentita.
Ma che grazie alla tecnologia non ha avuto bisogno di aspettare milioni di anni.
L’innesto genetico via virus credo sia relativamente rapido.
Poi si deve aspettare che Madre Natura Rediviva faccia il suo meste’, ma insomma  qualche mese possiamo ancora resistere.
Altrimenti possiamo provare con qualche accelerazione di controrotazione terrena che ci proietti in un pendolo temporale, che con qualche oscillazione orbitale rimescoli un po’ di acqua, aria e clima e che alla fine ci faccia svegliare di botto una mattina per cantare : oh bella ciao!

Restava un problemino di piogge acide e pregne di altre porcherie.
Questa la sa veramente anche mia figlia di 10 anni. E’ chimica di base.
Se sono acide, basta “basarle”, esattamente come si fa con la cocaina.
Ci aggiungo ammoniaca o bicarbonato che “neutralizzano” le porcherie restituendo solo la base libera.
Il freebase.
Visto che anche quello sembrava disperazione e invece era un modo di studiare la chimica di quante più porcate possibili ?
A quel punto potrebbe darsi che questo “super principio attivo basante” sia stato anche “sparato” in cielo con qualche “diavoleria”. Forse un cannone a ultrasuoni, o roba simile.
Credo che una volta lo chiamassero controllo del clima.
Anche se voglio lasciare un indovinello? Se tutta la acidità delle piogge è finita per terra, può darsi che sia servita a qualcosa? Cosa vive su terreni acidofili? Potrebbe essere qualche specie vegetale primordiale? E come si riproduce questa specie primordiale? Ha bisogno di essere impollinata o no?
Dopo la chimica anche un po’ di botanica di base non fa male.
In ogni caso come tutte le cose, dipende da come le usiamo.
Sembra  proprio che io possa avere tutto il CNR e le Università dentro di me !
Confido che sempre l’essere metaumano si ricorderà della ricerca e dell’istruzione che sono una delle basi del nostro modo di essere umani.
Del nostro valore di quinto elemento.
L’intelligenza, oltre al cuore.


Guerra coi Droni e…., un pensiero stupendo
Qualche giorno fa mi dicevano che il futuro prossimo porterà guerre con i droni.
Si sottintendeva Droni contro Uomini.
Prevedendo dunque ancora morti violente.
Mi è venuto in mente quindi, che se proprio eventuali bambini cattivi abbiamo ancora voglia di sfogare la loro infantile aggressività ammazzando loro fratelli, gliela si può far passare a schiaffi.
Oppure lasciarli giocare.
Ma questa possibilità è nota da sempre ed ha già determinato la nascita di parecchie valvole di sfogo.
Sono i giochi, tutti.
Scremando quelli cruenti, che hanno davvero rotto i coglioni, un tempo erano dama, backgammon, scacchi.
Oggi ci sono gli sport e i videogiochi.
Anche i videogiochi entro una certa misura sono buoni.
Se proprio continuassero invece ad avere bisogno di “botte”, si riuniscano in Artico con dei modellini e facciano la guerra, ma solo tra loro.
Ma in un posto lontano dagli occhi.
Per non dare il cattivo esempio.
Le tecnologie sono buone tutte, come credo che questa storia dimostri.
Dipende sempre da come si usano.
Anche quelle militari e le loro relative strutture organizzate lo possono essere.
Basta avere chiaro in testa chi è il vero nemico.
E se il nemico in un certo momento non c’è (Sul tema si può ascoltare Zangra di Brel cantata da Rossana Casale), ci si deve sempre ricordare di usarle per altri fini invece di lasciarle a marcire inutilizzate.
Missioni di pace, costruzioni con il genio, scuole, ospedali, conforto dei più poveri, e chi più ne ha più ne metta.

SOLDATI DI PACE
Mi piace chiamarli così. Nemmeno con i caschi Blu, ma con i caschi “arcobaleno” come la bandiera della pace.
E possono sempre essere utili, ma davvero concedetemi di fare le reginetta di bellezza.
Basta guerre fratricide.
Come già dissi qualche tempo fa :
PIS, LUV, RAV, SUV

Infine il pensiero stupendo.
Vi ricordate tutti i film di invasioni stellari, megastronavi e cazzi vari ?
Tutte quelle visioni alla “chi ce l’ha più lungo” ?
Per me erano specchi per allodole.
Chiuderò con un indovinello autosolvente.
Se Dio è morto e io non mi sento più male, lo sapete cosa fanno un fotone e una staminale abbracciati al Cern?
Fanno l’universo.
Se Dio esiste per me è piccolo e cazzimmoso.

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